Dall’album “Il guscio”
(Testo: Francesco Marchetti, Musica: Enrico Vasconi)
Autoprodotto
Anno 2012

Calpesterò il tuo diritto a respirare,
calpesterò la tua voce fino a sera
e il tuo sorriso da animale,
il tuo coraggio, la tua miseria.

Calpesterò ciò che conservi in fondo al cuore,
poi colpirò il tuo bracciale e la criniera.
Calpesterò qualcosa in cui potrei cadere,
che non conosco, che fa rumore.

Calpesterò il tuo livore da accanito,
calpesterò il tuo estintore, a mani alzate
e senza rimorso il tuo vestito.
Calpesterò per non lasciarmi calpestare.
Calpesterò senza paura il tuo cognome,
perché il tuo nome non riesco più a scordarlo.
Calpesterò se sarà il caso anche tuo padre,
avrò abbastanza piedi e l’animo per farlo.

Calpesterò il tuo diritto a respirare.
Calpesterò, com’è vero che ti guardo.
La mia divisa mi dà questo diritto
e la paura mi rende più gagliardo.

Calpesterò senza paura il tuo cognome,
perché il tuo nome non riesco più a scordarlo.
Calpesterò se sarà il caso anche tuo padre,
avrò abbastanza piedi e l’animo per farlo.