Vent’anni fa, con il pretesto della caccia a Bin Laden, gli USA scatenavano la guerra contro l’Afghanistan.
Violando palesemente la Costituzione (l’Afghanistan non ci aveva né minacciato, né aggredito) l’Italia si accodava agli USA, mettendo a disposizione basi militari ed inviando truppe
Subito dopo l’attentato dell’11 settmbre manifestammo in questa piazza contro il terrorismo e contro la guerra; e nell’ottobre 2001 il nostrio appuntamento diventò settimanale: abbiamo occupato questi gradini ogni mercoledì, dalle 18 alle 19.
Per vent’anni.
I “compleanni” sono un’occasione per rivedere o ricordare gli amici e le amiche.
I nostri amici sono il Mahatma Gandhi, di cui si ricorda in questi giorni l’anniversario della nascita; Julian Assange, Chelsea Manning e Daniel Hale, detenuti per aver rivelato le malefatte belliche degli Stati Uniti; Patrick Zaki prigioniero di coscienza in Egitto; Shahar Perets, obiettrice di coscienza israeliana; Mimmo Lucano, colpito da un’assurda sentenza della magistratura per intimidire con lui chiunque tenti di opporsi alle politiche persecutorie verso i migranti.
Il 13 agosto scorso ha lasciato questa vita Gino Strada, ed abbiamo subito deciso di dedicargli il ventennale dell’ora in silenzio. Sono stati molti i medici che hanno dedicato la vita a curare gratuitamente i malati ed i feriti, ma Gino Strada ha saputo affiancare alla sua opera di medico una denuncia instancabile della guerra e delle ingiustizie; consapevole che in un mondo più umano la sua opera sarebbe stata meno necessaria ed urgente. Infatti ha detto:
- I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi.
- Mine giocattolo, studiate per mutilare bambini. Ho dovuto crederci, ancora oggi ho difficoltà a capire.
- Le vittime di una guerra, qualsiasi guerra, sono sempre i civili, che non hanno colpe. Ecco perché la guerra è sbagliata in sé.
- È giusto soffrire di più o di meno in base alla disponibilità del nostro conto corrente? Io lo trovo disumano.
Guardiamo con simpatia e solidarietà i giovani e le giovani di Fridays For Future, e consegneremmo volentieri il nostro striscione giallo a qualcuno/a di loro: dopo vent’anni di permanenza su questi gradini (Greta Thunberg non era ancora nata) ci auguriamo che il movimento contro la guerra e quello per la giustizia climatica sappiano riconoscere ciò che li accomuna.
Ora in silenzio contro la guerra – Genova