Un giorno ritornavo, con un gruppo di compagni insieme a Nicoletta, dalla abituale “battitura” delle reti che circondano il cantiere di Chiomonte. Chiacchierando, eravamo rimaste indietro quando, passando sotto il cavalcavia dell’autostrada, abbiamo visto tra i sassi nella polvere grigia di cemento un grande insetto che attraversava lento il percorso con un buffo movimento basculante. Non so dirvi che animaletto fosse, sembrava un insetto stecco molto grosso. Dietro di noi risuonavano minacciosi gli scarponi in divisa così ci siamo precipitate a raccogliere l’incauto per depositarlo poi, alla fine della galleria, in mezzo all’erba.
Mi è tornato alla mente questo episodio quando ho letto di lei che depone le briciole al di là delle sbarre della cella dove l’hanno rinchiusa. Briciole per uccellini stranieri, uccellini di città.
Perché io stupidamente pensavo: come soffrirà senza i suoi cari animali! Senza Argo che le corre incontro quando entra dal cancello; senza la grande famiglia dei gatti, l’amata asinella, i ghiri nascosti in soffitta… Come soffrirà a non poter aprire la finestra al mattino per salutare la cima del Rocciamelone che spunta tra le nuvole. A non ascoltare la sera il vento tra gli alberi di cedro, unici guardiani della casa che abita da una vita.
E lei invece, vera cittadina del mondo, si stava già occupando di altri gatti, di altre vite.
Quante volte abbiamo letto, nella storia recente, dei nostri Partigiani, male armati, male calzati e vestiti, che sono riusciti a resistere e sopraffare truppe nemiche grazie alla conoscenza del territorio?! Quante volte è successo, anche negli altri Paesi?
Chi ha la mia età ricorda bene la guerra terribile portata dal gigante Statunitense al piccolo Vietnam. Per anni gli U.S.A. hanno bombardato, devastato, avvelenato quella terra di contadini e pescatori che alla fine sono riusciti a prevalere e hanno cacciato l’invasore.
Ecco, secondo me è quello che avverrà in Valle di Susa.
Sotto quelle montagne, attorno all’ennesima galleria che si vuole scavare, si muovono interessi enormi, società fameliche. Ma la gente della Valle conosce il suo territorio, ha radici antiche e pazienza atavica. Alla fine prevarrà. Quella galleria non verrà fatta.
La Tunnel Boring Machine, la talpa fresatrice, è immensa e spaventosa. Nicoletta è solo una piccola donna.
Ma è più forte.
Haidi Giuliani