(a Carletto Giuliani)

Braccia d’alberi mi spingono e mi seguono
Sulla strada per la verità
Volevamo toccare il cielo
Volevamo abbracciare il mare
Ma Genova è troppo vecchia per la verità

Braccia d’alberi mi spingono e mi seguono
Sulla strada per la verità
Volevamo toccare il cielo
Volevamo abbracciare il mare
Ma Genova è troppo vecchia per la verità

Ho visto un muro salire alto
Ho visto un fiume finirci contro
Ho visto pesci finire all’amo della verità
Ho visto zone fin troppo rosse
E ho visto rossi non sempre in zona
Ho visto un sogno svanire all’alba con la verità
Ma il mio cane non ha padroni
Ama troppo la libertà
Ma il mio cane morde e fugge
Sulla via della verità


Braccia d’alberi mi stringono e mi seguono
Sulla strada per la verità
Ma ho sonno stanotte amore
Ho sonno voglio dormire
Sulla strada per la verità
Ho fatto un sogno in bianco e nero
Dove il nero sta per sparare
Ho visto un lampo senza un tuono
Ho visto un’anima scappare
Ora c’è un angelo nuovo in cielo
Un angelo nuovo da pregare
E c’è una madre senza un figlio
Senza un figlio da baciare
Ora c’è un angelo nuovo in cielo
Un angelo nuovo da pregare
E c’è una padre senza un figlio
Senza un figlio da abbracciare
Ma il mio cane non ha padroni
Ama troppo la libertà

Ma il mio cane morde e fugge
Sulla via della verità
Mei ros che negher Mei svelt che pegher
Al re bu le chel mort Mei laiva fresca che l lat fort.

Canzone dedicata a Carlo Giuliani, ucciso dai carabinieri il 20 luglio 2001, durante le manifestazioni contro il G8 di Genova.