Inedita
Anno 2009
Che mi vengano a prendere in casa con la macchina blu, le sirene che taglian la strada sono dirette quaggiù. Che mi mettano i crimini in tasca e la lingua in catene, che mi portino via le bandiere ma i sogni miei no. Carlo, quanti anni hai? alla tua tomba c’è un altro fiore. Carlo, ne hai ventitré, sopra l’asfalto, è là il tuo cuore. Credevano tutti di avere ancora dei diritti prima che il sangue innocente macchiasse i palazzi, prima che la polizia entrasse alla Diaz, prima che i carabinieri sparassero in testa a Giuliani. Carlo, sei ancora vivo, vogliamo morto quel celerino. Carlo, non fu una pietra, bensì lo sparo di un assassino. | Che nascondano pure le prove, che incolpino un po’ chi gli pare, ma lo sanno che non può continuare questa triste bugia. Che da piazza Alimonda è tornata a esser pezza la divisa, e se questi ci devon proteggere potremmo morire domani. Carlo, non fa paura la loro legge, è spazzatura. Carlo che fu ammazzato e poi schiacciato da quattro ruote. Carlo che fu picchiato mentre era terra senza la vita. Carlo, ritorneremo per vendicare il tuo destino. |